mercoledì 1 gennaio 2014

Il benessere psicologico


"Gli individui devono avere la possibilità di sentirsi a proprio agio
 nelle circostanze che si trovano a vivere". 
 (OMS)

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce il benessere psicologico come "uno stato nel quale l'individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive e emozionali per rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, adattandosi costruttivamente alle condizioni esterne e ai conflitti interni". 

In base a quanto stabilito dall'OMS la salute non corrisponde soltanto all'assenza di malattia, ma all'equilibrio armonico, tra tutti gli aspetti della persona, reso possibile dal conseguimento di un benessere fisico, psichico e sociale. 

Quando nasce il disagio?

Quando il naturale processo di autoregolazione si interrompe e l'individuo non è più in grado di soddisfare adeguatamente i propri bisogni. 

Tale stato è accompagnato da vissuti spiacevoli e da un senso di sfiducia: la persona sente di non poter migliorare la propria condizione e si blocca nella ripetizione di quegli stessi meccanismi che causano il suo malessere.

Quali forme può assumere?

  • Ansia e stress
  • Alterazioni dell'umore e della sfera emotiva
  • Psicosomatica
  • Disturbi post-traumatici
  • Dipendenze
  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Disturbi del comportamento sessuale
  • Disarmonia del vissuto corporeo
  • Conflitti legati alla genitorialità
  • Crisi della coppia

A cosa mira l'intervento psicologico?

A ristabilire la salute psicofisica innata nell'organismo che, nel corso della vita, si è smarrita o indebolita.

In che modo lo psicologo può favorire il benessere psicologico?

Il colloquio clinico e le altre tecniche psicologiche sono strumenti di riconoscimento e potenziamento delle risorse disponibili che conducono la persona a superare l'impasse e a scoprire modi di stare al mondo più gratificanti.

L'ascolto empatico garantisce uno spazio protetto di condivisione che pone le basi per una relazione di fiducia.

In questo clima la persona può riappropriarsi di tutte le sue potenzialità, conoscere di più se stessa e migliorare la qualità della propria vita. 



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La scienza e la cura dell'anima



Psicologia, nel suo significato etimologico, vuol dire scienza dell’anima. La scienza che dell’uomo studia la mente, le emozioni, gli istinti, il carattere, il comportamento, le relazioni. L’organismo è visto nella sua complessità e nella sua interezza. La mente e il corpo sono parti di uno stesso insieme, per cui i disagi dell’una implicano disagi nell'altra e viceversa.

L’obiettivo verso cui tende l’intervento psicologico è l’armonia tra le dimensioni cognitive, emotive, sensoriali e comportamentali, indispensabile per approdare ad uno stato di benessere.

Quando il malessere si affaccia nell’animo umano impedisce la libera espressività, l’autenticità e la capacità di godere della bellezza propria e dell’ambiente circostante, influenzando l’esperienza personale fino a comprimerla, a soffocarla, a distorcerla.

La psicoterapia è la cura dell’anima; la cura che restituisce ad ognuno il proprio soffio vitale e il significato dell’esistenza che si è perduto, affievolito, offuscato. Così che ci si riappropria di se stessi, della propria salute psicofisica e della gioia di essere al mondo.

Veronica Iorio